di Gerardo Magaldi
Il Covid ha portato circa 8 milioni di lavoratori nella sola Italia a operare da casa nel momento di picco pandemico. Secondo le analisi dell’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano, la maggior parte di questi non hanno lavorato veramente seguendo i principi del lavoro agile, per mancanza di una cultura del lavoro da casa, di formazione in campo digitale e altro. Questi lavoratori hanno operato da remoto in una condizione emergenziale e vincolata, senza volontarietà e flessibilità. Dunque, secondo la Carta del South Working (www.southworking.org/carta-del-south-working), per immaginare come sta cambiando il lavoro è necessario promuovere percorsi di formazione adeguata per gli impiegati, al fine, di mantenere: un sano equilibrio fra vita privata e lavoro, condizioni di lavoro ottimali e alti standard di produttività non più associati alla mera presenza fisica in ufficio.