di Tullio Filippone
Designer e bancari tornati nei borghi siciliani, comunicatori digitali che da Milano e Roma scelgono il centro storico di Palermo perché “è a misura d’uomo”. Per capire cos’è il South Working – neologismo che definisce i lavoratori da remoto che scelgono di vivere al Sud o ci tornano – basta un numero: 30mila persone, per lo più under 40. Tanti nell’ultimo anno, secondo uno studio di Facile.it sono tornati nell’Isola, perché possono lavorare a distanza, lontani da caos e dai costi delle grandi città del Nord. Come se un capoluogo come Enna fosse tornato in blocco in Sicilia, dove i borghi, spopolati dall’emigrazione, mettono su spazi che diventano stazioni di lavoro.