“There is a crack in everything, that’s how the light gets in” (Leonard Cohen)
Come in ogni crisi, la pandemia ha rappresentato una crepa, un’opportunità di riflettere sulle storture degli ingranaggi del sistema precedente, che spingeva i giovani a migrare per cercare migliori opportunità lavorative senza speranza di tornare se non in vacanza.
Dopo due anni di lavoro per riportare capitale umano sui nostri territori, con questa campagna ci vogliamo impegnare per la diffusione di un metodo di partecipazione alla definizione delle politiche pubbliche, di cui abbiamo un estremo bisogno.
In questi anni abbiamo elaborato tre prerequisiti per poter lavorare da dove si desidera: una buona connessione a Internet, trasporti efficienti da e verso gli aeroporti e, soprattutto, una rete capillare di “presidi di comunità”, ovvero infrastrutture sociali di “terzi luoghi”, né case né uffici, che evitino l’effetto grotta e la sovrapposizione di doppi o tripli carichi di lavoro, e che, oltre a svolgere la funzione di spazi di lavoro condiviso per i lavoratori a distanza e per studenti, possano diventare, grazie alle proposte della comunità locale, volani di sviluppo di servizi per tutte le fasce della popolazione.
Prendiamo esempio dalle esperienze luminose che si sono infilate nella crepa pandemica come presidi di comunità già esistenti all’interno della nostra rete (come Moltivolti, Cre.Zi, SenzaProblemi o MyRoom a Palermo o molti altri in giro per la Sicilia come a Castelbuono, Petralia Sottana o Isnello), per diffondere in ogni Comune, come una piccola isola, presidi di comunità che andranno a comporre un arcipelago di partecipazione democratica.
In occasione delle elezioni amministrative e regionali in Sicilia nel 2022, chiediamo a ogni cittadino, organizzazione e candidato a tutti i livelli di impegnarsi nella prossima legislatura (2022-2027), sin dal primo giorno, a diffondere “presidi di comunità”, ovvero spazi condivisi, anche pubblici, per lavorare, studiare, incontrarsi e collaborare con metodo partecipativo in ogni Comune e in ogni circoscrizione.
Chiediamo, in particolare, ai candidati eletti un impegno, nei primi 100 giorni, nella mappatura degli spazi attualmente inutilizzati o sottoutilizzati, e, nei successivi 200 giorni, nello sviluppo di progetti per la creazione di spazi di lavoro condiviso in ogni circoscrizione, concedendo spazi pubblici ai cittadini tramite l’approvazione del regolamento sui beni comuni.
I Promotori
South Working – Lavorare dal Sud A.P.S.
Se condividi questo manifesto, puoi firmarlo anche tu! Aiutaci a diffondere il nostro messaggio condividendolo con i candidati, le organizzazioni del territorio, i tuoi amici, familiari e chiunque pensi possa essere interessato.
Se sul tuo territorio esiste già un presidio di comunità non ancora mappato aggiungilo alla Rete del South Working qui.