FAQ Tributario 9

Pubblicato
il 17 Febbraio 2023

9. Come funziona il pagamento delle tasse per i lavoratori transfrontalieri?

La tassazione del reddito da lavoro dipendente non è uguale in tutti i Paesi, occorre, pertanto, fare riferimento alle specifiche normative interne. Generalmente, il datore di lavoro agisce come sostituto d’imposta, prelevando un’imposta alla fonte, che versa direttamente all’erario in vece del contribuente. 

Nel caso di un lavoratore che svolge la propria attività da remoto potrebbero verificarsi diversi scenari. 

Nell’ipotesi più lineare, il datore di lavoro preleverà l’imposta alla fonte dal salario e lo verserà nello Stato della fonte. 

Il contribuente, dal canto suo, che svolge la propria attività in Italia anche se da remoto, dovrà procedere con il presentare la dichiarazione dei redditi, secondo condizioni e termini dettati dalla normativa interna, indicando la percentuale di lavoro svolta dal territorio italiano. Sulla base di tali indicazioni, dovrà versare le imposte determinate all’Erario italiano. 

Successivamente, sarà sua premura notificare all’autorità dello Stato di residenza quanto imposto in Italia per ottenere lo sgravio dalla doppia imposizione. 

La doverosa attenzione dev’essere posta nei confronti del concetto di residenza fiscale. Qualora l’Italia, infatti, contestasse la residenza sul proprio territorio, ecco che il contribuente potrebbe essere tenuto alla dichiarazione ed al versamento integrale delle imposte in Italia.

I conflitti di residenza tra l’Italia e Paesi terzi sono piuttosto frequenti. Nel caso, è possibile fornire la dimostrazione di un’effettiva residenza fiscale all’estero. In caso lo si ritenesse necessario è possibile adire la cd. procedura amichevole tra gli Stati, prevista tendenzialmente dall’art. 25 M-OCSE, con cui le autorità devono fornire una soluzione al contribuente anche, eventualmente, dialogando tra loro.

Dott.ssa Francesca Amaddeo