di Stefano Rodi
Uno dei grandi problemi che azzoppa l’Italia non è che molti dei suoi migliori cervelli, più o meno giovani, vadano all’estero, ma che non tornino più indietro. Fare esperienza oltreconfine significa sempre crescere sul piano umano, spesso su quello professionale, ma se questo patrimonio è a fondo perduto il danno in patria è epocale. Secondo l’Istat «sono stati 899mila gli italiani trasferiti all’estero negli ultimi 10 anni. Di questi 208mila (il 23%) sono in possesso almeno di una laurea».