Vogliamo portare cambiamento all’interno delle Istituzioni. Insieme alle persone che fanno parte del movimento abbiamo elaborato alcune proposte. Leggile e iscriviti alla nostra community per contribuire con le tue idee al futuro del lavoro agile.
Le nostre proposte
di politiche pubbliche
1. Le infrastrutture per il South Working®
Promuoviamo la creazione delle condizioni necessarie al lavoro agile, quali una connessione Internet veloce e sicura, soluzioni di mobilità da e verso aereoporti o stazioni TAV che distano meno di due ore dal luogo in cui si decide di lavorare e l’implementazione di una rete di spazi di lavoro condiviso sul territorio nazionale (“presidi di comunità”).
2. Valorizzazione delle aree marginalizzate del Paese
La tutela del patrimonio artistico-monumentale dei piccoli centri e delle aree marginalizzate è un tema fondamentale per rendere sostenibili e attrattivi i territori e incentivare l’aggregazione sociale e la contaminazione di idee. Con quest’obiettivo prendiamo parte al Comitato di coordinamento dei borghi attivato presso il Ministero della Cultura con l’obiettivo di operare per la salvaguardia, la promozione, la valorizzazione, il sostegno e il miglioramento socio-economico dei borghi italiani.
3. Incentivi per le aziende
Incoraggiamo l’integrazione di incentivi per forme di lavoro agile prevedendo un’interpretazione estensiva della norma sulla decontribuzione del 30% (d.l. 14 agosto 2020, n. 104, conv. con mod. dalla l. 13 ottobre 2020, n. 126), affinché possa essere applicata non solo alle imprese che aprono una “unità operativa” al Sud, ma anche a quelle imprese che impiegano lavoratrici e lavoratori che operano agilmente dal Mezzogiorno, a stipendio invariato. Inoltre, suggeriamo la previsione di incentivi in forma di voucher per la formazione di manager e dipendenti e per le postazioni di coworking.
4. Supporto alle famiglie
Per evitare che il lavoro da remoto coincida con un doppio o triplo carico di lavoro, in particolare per le lavoratrici donne e madri, promuoviamo il lavoro svolto in spazi terzi rispetto alla casa. Inoltre, riteniamo necessarie forme di supporto alle famiglie, a partire da una migliore copertura di asili nido nelle regioni del Sud e delle aree marginalizzate del Paese.
5. Mobilità circolare per un South Working® sostenibile
Siamo contrari alla totale remotizzazione del lavoro e promuoviamo un modello di organizzazione basato sulla volontarietà e sulla mediazione tra i bisogni delle aziende e dei lavoratori. Sono indubbi gli impatti sul clima e sugli individui degli spostamenti frequenti di breve e lunga percorrenza. Per questo motivo, incentiviamo forme flessibili di cadenzamento dei giorni di South Working® rispetto a quelli di lavoro in presenza.
6. Attrazione di capitale umano dall'estero
Promuoviamo lo sviluppo di una strategia nazionale rivolta alle persone che vivono in Italia e all’estero che permetta loro di scegliere da dove lavorare. In particolare, per gli expat proponiamo la diffusione di role model e il racconto di testimonianze da parte dei South Worker, prevedendo dei voucher per rimborsi spesa per i trasporti da/per il Sud e le aree marginalizzate e visti temporanei per il lavoro a distanza per chi proviene dall’area extra-Shengen con l’introduzione dei visti Italy Working.
7. Creare un 'ponte' tra il mondo della scuola e quello del lavoro
Incentiviamo la creazione di programmi ‘ponte’ tra il mondo della scuola e quello dell’impresa con l’obiettivo di introdurre i giovani alle nuove professioni. Promuoviamo l’implementazione di strategie, azioni e politiche che consentano ai più giovani di formarsi e lavorare, alle imprese di contribuire a creare una società più giusta e coesa e alle istituzioni di rendere operative buone pratiche lavorative e innovative sui territori.
8. Strategia Nazionale e Regionale di Specializzazione Intelligente
Promuoviamo lo sviluppo di una visione strategica di medio e lungo periodo in relazione alla crescita del lavoro agile all’interno della Strategia Nazionale e Regionale di Specializzazione Intelligente (2021-2027). L’obiettivo è abilitare le Regioni alla ricezione di fondi europei da investire nell’ambito dello smart working dal Sud e dalle aree marginalizzate per una maggiore coesione economica, sociale e territoriale attraverso:
– la promozione di comunità di South Worker che ripopolino le zone più afflitte dal problema dello spopolamento;
– il riutilizzo di spazi per la creazione di Presidi di Comunità;
– la promozione di accordi tra enti locali e aziende.
9. Manifesto "Prima il futuro, prima i giovani"
In armonia con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, mettiamo al primo posto il futuro e il bene di tutti. Con le giovani generazioni deve essere costruito un nuovo patto sociale e intergenerazionale, un intervento di riequilibrio delle risorse e di contrasto a tutte le forme di povertà (economica, educativa, relazionale). Poiché gran parte delle risorse stanziate costituisce un debito per le future generazioni, chiediamo che sia inserito nel PNRR uno specifico pilastro dedicato alle politiche per gli adolescenti e i giovani. Inoltre, mediante proposte mirate (ad esempio: introduzione del principio costituzionale della solidarietà verso le nuove generazioni; allargamento del limite d’età per elettorato passivo e attivo; ri-disegnare le scuole come una piattaforma per un’educazione diffusa e integrata con il territorio; introduzione e applicazione progressiva del diritto alla cittadinanza per i minori di origine straniera nati, cresciuti e formati in Italia), miriamo alla creazione di condizioni di carattere trasversale e strutturale, per agire su diversi piani e su diversi settori della politica pubblica.